Inediti - I vostri testi
In questa pagina potrete leggere i migliori lavori pervenuti al nostro sito. Stazioneranno per una o più settimane, poi cederanno il posto ad altri scritti meritevoli.
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«Ma lei sono tanti anni che non viene qua. Mi dica se i miei canederli sono ancora buoni come un tempo.»

Bruno fu spiazzato da questa affermazione. Davvero la vecchia si ricordava di lui?

«Mi ricordo quando veniva tutte le sere... l'ultima volta era con quella bella ragazza mora tutto pepe. Che è sua moglie?»

Davvero si ricordava di lui, di lui e di Sandra. «No, non è mia moglie. Era la mia compagna, ma ci siamo lasciati.»

«Che peccato. Stavate così bene insieme. E perché lei non è più venuto? Prima veniva tutte le estati e, se mi ricordo bene, pure in autunno veniva spesso».

Ricordava benissimo. E lui non sapeva dirle perché non c'era più andato, proprio non lo sapeva. «I canederli sono buoni come allora, davvero», disse per evitare a se stesso di creare una falsa scusa per quell'assenza prolungata.

«Mamma, vai in cucina che Paola ti vuole», la chiamò il figlio.

La vecchia si scusò e, con lo stesso passo lento, si avviò in cucina. Il figlio allora si rivolse a Bruno a bassa voce. «Mi scusi, sa, ma mia madre quando vede un cliente seduto da solo fa così. Non ci sta mica tanto più bene con la testa».

Bruno assentì fingendo comprensione con un sorriso, ma pensò che invece quella donna con la testa ci stava benissimo se si ricordava con tanta chiarezza di lui e Sandra. Pensò che in fondo ognuno vede nell'altro, amante o amico, niente di più che una proiezione di ciò che pensa di lui o di lei. Pensò che in fondo questo è il gioco delle parti. Pensò che in fondo chi smette di recitare in questo gioco spiazza completamente tutte le persone che lo circondano. Pensò che tutte le conclusioni a cui era giunto durante la giornata di questo suo quarantesimo compleanno che se ne stava andando, alla fine lo avrebbero portato a recitare un ulteriore ruolo, almeno agli occhi degli altri. Il ruolo di quello che, donnaiolo incorreggibile per tutta una vita, voleva adesso divertirsi a conquistare le donne con la storia della redenzione e della voglia di amore vero. Finì i suoi canederli e anche il vino. In quel preciso momento finì anche il suo compleanno. Mezzanotte era passata da qualche secondo.

Senza quasi che se ne accorgesse, preso dai pensieri e dall'ultima coppia che usciva dal locale come avesse appena litigato, si ritrovò una porzione di strudel e un bicchiere di grappa davanti, e la ragazza seduta accanto con una sigaretta tra le labbra.

«È la prima volta che vieni qui?», chiese lei interessata.

«Sì, quest'anno sì», rispose Bruno non potendo sottrarsi.

«Sai, è il primo anno che lavoro qui. Però mi piace il posto, solo che la sera è un mortorio. Io stacco alla mezza e poi non c'è niente da fare»

«Beh, spesso in montagna è così.»

«Sì, sì, lo so. Infatti preferisco il mare. Però quest'anno volevo starmene un po' in pace. Io faccio la cameriera solo d'estate, per pagarmi le vacanze. In realtà studio filosofia. E tu che fai?»

Bruno ebbe un attimo di perplessità. Avrebbe dovuto dire che faceva il consulente finanziario, ma in quel momento sentì che non era vero, che da domani non lo avrebbe più fatto. «Per il momento niente. Ho deciso di cambiare lavoro.»

«Be', questo ti rende onore. Non sono mica tanti quelli che hanno il coraggio di farlo. E qual è questo lavoro che vuoi cambiare?»

 
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